Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

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il concetto di morte

Ultimo Aggiornamento: 13/02/2009 23:40
16/11/2005 21:05
 
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so' che non e' un argomento che fa molto piacere sentire ...pero' ne approffitto visto che ieri al corso di meditazione che frequento e' uscito fuori...e le riflessioni che sono succedute nonche' i vari punti di vista sull'argomento erano veramente interessanti e mi piacerebbe condividerli con voi...
Ciò che deve essere chiaro per ogni uomo, se si sofferma a pensarci, è che una volta dovrà morire I più non ci pensano mai, salvo quando, a causa della morte di amici o parenti, la morte tocca più da vicino del solito la loro vita, ed allora il pensiero li spaventa.
per molte persone la morte e' un enigma e ad alcuni spaventa talmente tanto che il solo parlarne li rende nervosi o scostanti!...eppure la morte non dovrebbe essere questo!
partiamo da un concetto...noi siamo abituati a identificarci con il nostro corpo fisico...molto spesso infatti tendiamo a dire ...noi siamo un corpo con un anima!..quindi diamo a priori per scontato che all'interno del nostro corpo fisico e temporale vi alberhi un anima eterea ed eterna! se ci soffermiamo a pensare un attimo...allontanando per un istante tutte quelle idee che ci hanno sempre contraddistinti e che ci hanno insegnato o inculcato sin da bambini...proviamo a pensare il contrario!
noi siamo un anima..all'interno di un involucro(corpo fisico)..quindi identifichiamoci con la nostra anima immortale invece che con il nostro corpo materiale...
se consideriamo il tempo che ci e' concesso in questo mondo...considerando la fisicita' del corpo...allora dovremmo cominciare a temere la morte...ma se consideriamo il tempo...come eternita' dell'anima...allora la morte dovrebbe essere vista come un passaggio..e dopo la morte NOI (anima) si procede nel nostro cammino!
molto spesso quando perdiamo una persona a noi cara...tendiamo a deprimerci diventiamo tristi cadiamo in un stato depressivo a volte molto forte dovuto al nostro attaccamento a quella persona ...anche da un punto di vista psicologico questo viene considerato come una nostra facciata egoistica..in quanto noi vorremmmo avere per sempre vicino a noi...o almeno finche' noi viviamo quella persona ...eppure non dovrebbe essere cosi!
dovremmo al contrario essere felice..in quanto quella stessa persona ha terminato il suo breve o lungo cammino in questa terra,attraverso quel corpo...e sta proseguendo il suo percorso attraverso un altro involucro o in alcuni casi attraverso l'elevazione a energia pura!
io non dico che questa sia la verita...pero' la trovo un argomento assai interessante e su cui noi tutti dovremmo riflettere...
come sempre vi abbraccio immensamente
kaos [SM=g27961]
26/06/2006 21:21
 
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esorcizzare la morte!
Il viaggio che ognuno intraprende dalla nascita alla morte , è solo una parte di un processo molto più ampio.
"il saggio impegnerà bene il suo tempo se rifuggirà dal mescolarsi alla folla e coltiverà quegli studi che elevano l'animo alla contemplazione delle cose divine.
Il motivo per cui non riusciamo ad accettare la morte è dovuto al fatto che per istinto rifiutiamo l'idea che ci venga a mancare una persona amata. Altri motivi sono più astratti: ci chiediamo p.es. che senso abbia la morte di un bambino o la morte di un adulto che dalla vita non ha ottenuto che dolori.
il corpo è un involucro soggetto a decomporsi: quando si comincia ad avere consapevolezza di questo, si comincia anche a desiderare di vivere una nuova condizione. Questo processo evolutivo può essere tranquillamente applicato alla storia di tutte le civiltà.
Se la morte di un essere umano fosse qualcosa di assolutamente sconvolgente, le sue conseguenze sarebbero irreparabili. Invece la vita continua
La vita continua" è un'espressione metafisica, che va al di là dell'apparenza. La vita continua "per tutti" - così andrebbe interpretata. Cioè la vita è un concetto che include la morte e che caratterizza l'intero universo. La morte, dunque, è solo trasformazione.
Alcuni dicono: "forse c'è qualcosa, si vedrà quando sarà il momento, perchè preoccuparmi oggi?".
Altri passano tutta la vita a prepararsi a questo incontro con l'aldilà, a preparare l'eternità, tanto è importante per loro.
Ma senza dubbio abbiamo resistenze a pensare alla morte, perchè siamo fatti per la vita.
I sostenitori della reincarnazione affermano: "Ci sono più vite successive, finché non si diventa il Grande Tutto e non si respira più la vita (nirvana)".
Gli ebrei, i musulmani ed i cristiani credono ad una vita eterna di felicità con Dio, successiva a questa vita. Per i cristiani in particolare, resusciteremo con il nostro corpo, come Gesù.
alcuni pensano che la morte sia semplicemente un varco...un semplice passaggio alla fase seguente...
molti la hanno affrontata alcuni sono tornati e hanno raccontato le loro esperienze....ma fino a che punto possiamo noi dire che cosa ci sia dopo quel passo?
13/07/2006 19:53
 
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Ciao Kaos,

purtroppo ogni tanto sparisco (e do sempre la colpa al lavoro - ma è davvero così).... ma poi riappaio come sempre... [SM=g27959]
E' molto bello quello che hai scritto sulla morte, o il passaggio verso un'altra vita..
Ma vedi non è cosi semplice.
Quando una persona a noi cara ci viene a mancare, ci rende tristi il fatto di non poterla mai più riabbracciare, o sentire la sua voce, vederla, toccarla...in quel momento per noi la normalità cambia. E come per ogni uomo, è difficile accettare i cambiamenti...per non parlare degli affetti invisibili nella nostra vita che non potrà mai sostituire niente e nessuno.
E fondamentalmente credo che è la paura di renderci conto che prima o poi ci si resta soli....
Una mia amica dopo aver dato luce ad una bellissima bimba ha detto: "Sai quale è la cosa più bella? - Che da oggi in poi non sarò mai più sola."
Lo so, il paragone può essere stupido ma non lo è. L'uomo è un essere sociale. Per la nostra mente la morte non sarà mai fonte di gioia (magari posso essere dìaccordo con te nel dire che dovrebbe), pensa a tutta la gente che non crede nella reincarnazione e che è terrorizzata dall'inferno....

un abbraccione
dea

PS: Ho visto qualche giorno fa un film pazzesco al cinema...SHUTTER. Se non l'hai visto te lo consiglio....è da paura, ed è mooolto interessante... [SM=g27960]
14/07/2006 22:11
 
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ciao Dea ...ma quanto e' bello rileggerti!!!
e' vero ogni tanto sparisci...e non nego che questa cosa mi fa a dir poco "incazzare"(anche se so che lavori di brutto)!
lo vedi che pero' ritorni al mio discorso di origine...fondamentalmente l'uomo si pone di fronte alla morte ...in maniera sbagliata perche' la maggior parte degli uomini fondamentalmente e' EGOISTA!

Comprendiamo l'inevitabilità della morte, e poiché non vogliamo morire, ne abbiamo paura. Ma non abbiamo mai saputo cosa sia la morte, non abbiamo fatto altro che proiettarne un'idea, un'opinione. Quindi abbiamo paura della nostra idea della morte.

qualsiasi credo ,religione o corrente di pensiero seguiamo... buddismo, induismo, cristianesimo .... siamo estremamente attaccati e condizionati dal passato, dalle abitudini, dalla tradizione. Consideriamo un aspetto: siamo attaccati a ciò che possediamo, a qualsiasi cosa possediamo sia essa di natura fisica che spirituale... e' un dato di fatto.

Ora, siamo davvero capaci di porre fine a tale attaccamento? Perché siamo attaccati? È questo il punto, non come realizzare il distacco.
purtroppo non e' facile,lo so, riuscire anche solo a carpire questi concetti pero' secondo me e' davvero cosi....davvero si puo' vincere la paura della morte....e non con la vita...ma solo considerando la morte "un passaggio"...un semplice passaggio alla fase seguente!



“cio' che per il bruco e' la fine del mondo
per il resto del mondo è una bella farfalla”
Lao-Tzu
[SM=g27961]
30/01/2008 17:47
 
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per Giano
se vogliamo riprendere il concetto di morte per prima cosa dovrei innazitutto dirti qual'e' il mio pensiero sulla vita ....
hai mai giocato alla playstion???...o a un qualsiasi videogioco???
...spero di si...
vedi...secondo me la vita e' come giocare a un vidogame,dove tu scegli il personaggio che dovrai interpretare nella storia,ti scegli l'ambiente,i personaggi con cui dovrai interagire,gli obiettivi da raggiungere,ti scegli persino il livello di difficolta ...tutto questo per poi poter arrivare alla fase seguente
la vita per me e' questo...un bellissimo videogioco...in cui tu muovi il tuo personaggio attraverso lo schermo e il gioco e tutto cio che ne fa parte ti pone di fronte a delle sfide che tu dovrai riuscire a superare per poter raggiungere il muro successivo.
scommetto che come molti ti verra in mente una domanda...allora esiste un destino???..noi non siamo liberi!
certo che si...siamo piu liberi di quanto immaginiamo,perche' in realta siamo noi che decidiamo,la vita ci pone davanti delle difficolta'...ma siamo noi alla fine che decidiamo se siamo pronti ad affrontarle,se scappare o addirittura ritirarsi dal gioco!molto spesso non consapevoli che se non le affrontiamo ora e non le superiamo le ritroveremo poi,magari in maniera differente ma le ritroveremo!
molte sono le credenze ,molte le superstizioni su questo grande dilemma che e' il distaccamento dalla materia ...per qualcuno e' il paradiso per altri il Nirvana,molti pensano che la morte sia uno stadio di purificazione per arrivare a Dio ,chi come gli antichi faraoni si faceva imbalsamare credendo di risvegliarsi tali e quali in un immaginario mondo ,nel libro Tibetano dei Morti si parla addirittura di un lungo viaggio nell'aldila' attraverso vari stadi fino alla rinascita del Buddha, alcuni yogi riescono adirittura a distaccarsi dalla vita raggiungendo il Samadi...uno stadio di consapevolezza elevatissimo...ognuno ha le proprie credenze e le proprie tecniche di preparazione alla grande dipartita...
KRISHNAMURTI (che insieme a Gesu considero uno dei piu grandi Maestri di Vita)diceva...che siamo troppo abituati a razionalizzare ogni cosa..anche la morte ...spesso adottiamo mille convinzioni dicendoci che tutte le cose muoiono prima o poi ,creare mille paradisi ,nuovi aldila',persino Dio ' e' una proiezione della nostra paura di morire ...e poiche' viviamo in un mondo MENTALE queste non sono altro che azioni della nostra mente.
a mio avviso siamo tutti punti di luce che partono da un unica matrice e ad essa dobbiamo tornare ....attraverso la vita...




30/01/2008 18:48
 
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Per Kaos
Ciao Kaos,
ho letto quello che hai scritto, e se la pensi davvero così sono davvero soddisfatto di averti conosciuto perchè devi sapere che anche io la vedo a questa maniera( magari non ho la concezione della vita come un grande videogame, ma il paragone che ne fai, è perfettamente calzante), infatti secondo me, la morte non è una cosa brutta come dicono, anzi secondo me, la morte è quel passaggio che valorizza la vita e che ci permette di ritrovare noi stessi! E quelli che fuggono da essa non hanno capito nulla della vita (a mio parere), insomma secondo me si vive per morire cioè se viviamo bene e a fondo con la consapevolezza che in questo mondo materiale siamo solo di passaggio e che potremmo morire in qualsiasi momento, non ci attaccheremmo al materialismo, ma cercheremo di vivere al meglio, di realizzare grandi cose che alla nostra morte avranno più valore di quanto ne avevano in vita! E quando moriremo ci ricongiugeremo
a quell'energia primordiale (che noi identifichiamo con Dio, con Allah, e con tanti altri nomi, ma è sempre quella) che ci ha dato la vita!

Giano88
un cordiale saluto

p.s. se hai un contatto msn potresti darmelo (se non ti crea problemi, ovviamente!) così anzichè scriverci ogni morte di papa possiamo scriverci più frequentemente e risponderci prima, ripeto se è un problema sta pure tranquillo! [SM=g27975]
- Visita Interiora Terrae, Rectificando, Invenies Occultum Lapidem -
30/01/2008 21:32
 
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E e e e, meno male che siete maschi tutti e due, se no, potrei pensare male!! [SM=g27960]
Il concetto di morte è molto complesso, ed è facile parlarne quando non ci tocca da vicino, o meglio, lo crediamo lontano anni luce.
Ho rischiato di perdere mia mamma questi giorni (causa anche della mia assenza)e credetemi, io, che mi credevo forte e preparata, ho visto fallire tutti i miei tentativi di positivismo e qualsiasi concetto di vita dopo la morte.

Per quanto una persona possa prepararsi alla morte, quando giunge il momento tutti proviamo solo una grande paura. Una paura dell'ignoto! Perchè di questo che si tratta. Ignoto! Il nulla o il tutto! Nessuno sa con certezza cosa sia dopo! Solo teorie!

Non sapiamo ne da dove veniamo, ne dove andiamo, e perchè esistiamo.
Se nasciamo solo per fare una passeggiata nella vita e poi abbandonare tutto, beh è veramente molto triste!

Peccato che quando scopriremo, non avremo il modo di raccontarlo!
E se la reincarnazione non fosse vera? In fondo ci credo anche io, ma!
Se è vero che l'uomo se reincarna in solo uomo, come è poissibile che le anime si moltiplicano? Meglio, se migliaia di anni fa eravamo 100.000, oggi siamo in 7 miliardi! Da dove tutte queste "nuove" anime?

[SM=g27973]
31/01/2008 00:03
 
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per dea
ciao dea,
piacere di fare la tua conoscenza, mi dispiace per tua mamma e spero sinceramente che ora vada meglio!
Cmq permettimi di contraddirti su una cosa, io ne parlo con tanta facilità primo perchè non la vedo poi così lontana anzi vivo con l'idea che in qualsiasi momento potrebbe sopraggiungere, quando meno te l'aspetti quindi è una cosa che devi accettare e secondo perchè nel corso della mia vita ho visto morire molti dei miei parenti, certo non sono genitori ma cmq persone care, il fatto di accettare la morte ed essere preparati ad essa dipende dal legame che abbiamo con questa vita sul mondo materiale, se noi siamo legati alla vita materiale non riusciremo mai ad accettare la morte, ti spiego (con vita materiale non intendo materialismo ma legame) se noi viviamo legati a delle persone ci dispiacerebbe lasciarle ovviamente e ci diaspiacerebbe che loro lasciassero noi un giorno, sicuramente se io perdessi qualcuno a me caro, ci soffrirei e sicuramente sarei molto debole, ma pian piano realizzerei che è meglio così perchè quella persona adesso stà in una posizione dove non si preoccupa di nulla, e non ha legami, il fatto di non avere legami non vuol dire che nella vita dobbiamo essere egoisti ma più che altro che dobbiamo distaccarci dalla realtà materiale ma non è facile quando rischiamo di perdere qualcuno vicino a noi, e l'unica cosa che pensiamo è: che cosa farò adesso che lui/lei o un parente o un amico non ci sono più come se anche per noi la vita fosse finita o si fermasse!

purtroppo la nostra forza e preparazione dipende sia da noi che dai nostri sentimenti!

e poi per quanto riguarda invece la nostra morte, se ci fosse un amica , o un parente che sta rischiando la vita ti sacrificheresti per lui o lei?

Io ti rispondo che farei, se avessi la possibilità di dare la mia vita per salvare un mio parente o la mia ragazza o un mio amico (parlo di situazioni in cui non hai il tempo di pensare, ma devi reagire d'istinto) istintivamente dipende la situazione farei scudo col mio corpo, ma in quel momento non penserei mai:"cazzo rischio la mia vita!" ma penserei:"ti salvo io tranquillo/a" questo perchè più che essere legati alla nostra vita (io parlo per me poi ognuno ha il suo...) siamo legati alla vita degli altri, alla vita di quelle persone che non vogliamo deludere, solo per questo forse avrei paura di maorire, ma mai per quello che c'è dopo, e ogni sera prima di coricarmi prego sempre prima che tutto vada bene in famiglia e ai miei amici e poi prego di potermi risvegliare l'indomani mattina! Ed ogni giorno lo vivo così sapendo che posso andarmene in qualsiasi momento, è vero è triste pensare così ma è la realtà che ci attende e non possiamo opporci all'andamento naturale del ciclo vita/morte chi prova ad opporsi avrà solo una morte più triste in qunto non ha saputo accettarla!

per quanto riguarda la reincarnazione io ci credo, ma non si reincarna l'anima secondo me quello che si reincarna è lo spirito, e anche se fosse l'anima ti ricordo il mistero della trinità quindi perchè un anima non potrbbe dividersi in più persone, cmq io continuo sempre a credere che sia lo spirito a reincarnarsi, credo nella reincrnazione anche perchè il mio segno zodiacale cinese è un segno carmico (sono nato nell'anno del drago di terra) e il mio segno ha il brutto vizio di reincarnarsi, e se credo nella reicarnazione e solo perchè ci sono certe cose che so o ke sono portato a fare che io non sapevo e che nessuno mai mi ha spiegato è come se le avessi sempre sapute, quindi l'unica spiegazione logica è che lo spirito e le sue esperienze in vita passate si reincarnano, magari non tutte in una persona, magari in pìù persone ma quando muori e ti reincarni non ne sei consapevole!

un caloroso saluto
Giano88
[SM=g27975]
- Visita Interiora Terrae, Rectificando, Invenies Occultum Lapidem -
31/01/2008 12:03
 
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Per Kaos
ciao Kaos una domanda, ti ho letto in un tuo post che festeggi, il solstizio, ora vorrei farti una domanda!
(puoi non rispondere se vuoi, ti posso "capire"!)
ma tu che religione o dottrina segui, (cioè sai niente di seguire la "TRADIZIONE"?

tranquillo è una domanda di curiosità e come ho detto prima puoi non rispondere se lo ritieni opportuno!
[SM=g27964]

un rispettoso saluto
Giano
- Visita Interiora Terrae, Rectificando, Invenies Occultum Lapidem -
31/01/2008 16:29
 
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ciao Dea..mi spiace molto per i brutti momenti che hai passato...spero si risolvano al piu presto!!
hai ragione quando dici che in realta' sono solo tutte semplici teorie....
io fortunatamente non ho mai provato il distacco da un genitore e molto probabilmente mi dispererei se succedesse...sempre pero' con una luce di consapevolezza che non sono io che soffro ma solamente il mio EGO..altrimenti tutto il percorso che sto facendo che frutti mi ha dato???..l'ego fondamentalmente e' quello che ci tiene attaccati alle cose materiali...gli affetti in verita' sono semplici attaccamenti...e' IL BAMBINO CHE VUOLE LA SUA MAMMA...non TU!..pensaci bene!
spesso si abusa della parola AMORE...amo i miei genitori e non me ne posso separare..amo i miei amici e non voglio perderli...amo il mio ragazzo o la mia ragazza e non voglio separarmi...QUESTO NON E' AMORE!!!
pero' gia il semplice fatto che ti sei resa consapevole della cosa e' un gran passo avanti!tu adesso non hai semplice teoria nell'affrontare da vicino la morte ma hai sperimentato i vari sentimenti che ad essa sono collegati...spero che ti siano serviti a crescere..perch' amica mia ..anche il dolore e' crescita!

una persona molto saggia direbbe ..." il brutto della morte ,non e' per chi se ne va'...ma per chi resta!"
con immenso affetto,un abbraccio
kaos [SM=g27961]
31/01/2008 16:43
 
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per Giano..
qualsiasi tipo di religione o dottrina a parer mio e' solamente limitante...io seguo il momento e come mi sento...tutto qui!
se parli poi di CREDO...be' e' tutta un altra cosa!

io non mi ricordo di aver festeggiato un solstizio d'estate!..posso aver detto Buon Solstizio...ma finisce li!

ps...sai che una olta ho fatto tradurre la parola Reiki e sai che ne e' uscito fuori....ENERGIA DEI MORTI!...un po strano non trovi...che non l'abbiano mai detto! [SM=g27981]
[Modificato da kaos25 31/01/2008 16:45]
31/01/2008 18:31
 
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si infatti molto strano... [SM=g27983]
cmq sono d'accordo con te che le relidione o dottrine siano limitanti! mi fa piacere conoscere persone come te con cui ho molte cose in comune a livello di pensiero! [SM=g27963]

p.s. si perdonami magari festeggiare è una parola un po grossa, tranquillo mi sono sbagliato ho capito male...sorry [SM=g27975]
[Modificato da Giano88 31/01/2008 18:40]
- Visita Interiora Terrae, Rectificando, Invenies Occultum Lapidem -
02/02/2008 11:50
 
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Vi ringrazio per le parole d'affetto. Fosse tutto cosi semplice, ma i sentimenti dove restano?
Grazie a Dio il pericolo è passato, ma mi ha fatto riflettere tantissimo. Riflettere su quante cose una persona desidera di fare durante la vita e poi improvisamente si rende conto che la vita è troppo corta per provare "tutto".

Ma Kaos, on è che scopriamo che in realtà sei uno stregone? [SM=g27966]
solstizi,equinozi riti strani....
chissa giano cosa avrà pensato [SM=g27963]
07/02/2008 11:33
 
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Tranquilli
Tranquilli (solstizi, equinozi e riti strani) non mi faccio mai prendere dai pregiudizi, e poi i riti se rivolti al bene sono benefici quindi ben vengano, no? [SM=g27975]
cmq mi fa piacere il brutto momento sia passato, è vero che solo in queste circostanze diamo più valore alla vita che c accorciamo che è troppo breve per fare tutto ciò che vogliomo! infatti esiste un detto: "vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo giorno della vita!" questo è un invito a vivere intensamente ogni attimo anche la semplice azione come respirare!

Affettuosi saluti,
Giano [SM=g27964]

p.s. può sembrare che parlo facilmente di certe cose perchè non ci do conto, ma invece do molta importanza a qst cose per questo cerco di essere ottimista e portare sorrisi agli altri! [SM=g27960]
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13/02/2009 19:14
 
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IL CASO ELUANA
Mai come in questo periodo il binomio vita-morte e' all'ordine del giorno...
gli occhi dell'intero paese sono rimasti bloccati davanti a immagini che venivano "sparate" da televisioni, giornali ,internet..le discussioni sull'argomento si sono susseguite con diverbi non indifferenti..l'intero paese diviso in due schieramenti nei quali ognuno affermava la propria ideologia e il proprio credo...
L'intera informazione era concentarta su quanto importante fosse la vita umana e quanta, secondo alcuni, poca importanza le venisse attribuita.
Ma il fattore chiave..non necessariamente doveva essere questo...piuttosto quanto potesse contare la decisione dell'uomo sull' elargire vita o " sentenziare" morte!
Ho sempre ritenuto fermamente che ognuno decide per se stesso...consciamente o inconsciamente..decide per il percorso e l'esperienza che ha deciso di fare in questa vita..
ma se tale decisione non puo' essere presa in piena consapevolezza e se a livello razionale quella che Eluana stava vivendo non poteva , sempre secondo alcuni, essere considerata vita..qual'era la decisione da prendere?..chi aveva il diritto di prenderla' e in base a cosa?

tralasciando volontariamente le interferenze politiche e religiose sul caso specifico, mi chiedo..perche' se Eluana aveva scelto quel tipo di esperienza, e l'esperienza era finita..perche' respirava ancora??..l'esperienza era finita veramente?

secondo me ci sono casi in cui l'esperienza singola si mescola a quella collettiva...in cui cio' che si impara o cio' che si sperimenta serve piu' agli altri che a se stessi...spero' che veramente molti abbiano capito cosa ci e' stato insegnato!
13/02/2009 23:40
 
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Ciao Kaos,
alla fine siamo tornati a discutere su un argomento di più di un anno fa. Strano, no?
Ho letto il tuo post su Eluana e ti dico sinceramente non sono riuscita a capire tu come la pensi.
Sai Kaos, l'unica cosa che distingue l'uomo dall'animale è la consapevolezza di essere uomo, quindi di essere intelligente etc... Ma se viene a mancare la consapevolezza, l'uomo torna ad essere animale, si nutre per restare in vita.
Personalmente mi ha fatto tanto schifo tutto il caso che hanno costruito intorno alla storia di una povera ragazza che senza gli macchinari adatti per l'alimentazione moriva già 17 anni fa.

Un abbraccio
Dea
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