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IL BENE ED IL MALE

Ultimo Aggiornamento: 31/01/2008 11:33
27/10/2007 01:34
 
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"Ho inviato la mia anima nell'invisibile, a decifrare qualche lettera del dopovita: e in un baleno la mia anima è tornata, e mi ha detto che io stesso sono Paradiso e Inferno..."
(Austin Osman Spare - Esoterista XIX° Sec.)

Il Bene ed il Male, due sostantivi che sembrerebbero descrivere così bene gli aspetti contrastanti delle nostre esistenze e del mondo che ci circonda: il Bianco ed il Nero, l'Acqua ed il Fuoco, la Terra e l'Aria, elementi altrettanto diversi e contrari ma dal cui insieme ha origine la Vita.
Ma sei il bianco ed il nero sono l'insieme dei colori o la loro assenza, l'acqua bagna, il fuoco scotta, la terra ci sostiene, come l'aria riempie i nostri polmoni, bene e male sono concetti astratti e strettamente legati all'esperienza umana.
Certo, seguendo il nostro istinto riusciamo a discernere un principio universale oggettivo di ciò che -ad esempio- cagiona l'altrui dolore, ma sempre relegandolo nella nostra sfera di esperienze personali e motivazioni.

In guerra appare difficile stabilire quali dei contendenti segua la via del male, visto che dall'interno ognuno pensa di lottare a fin di bene; eppure entrambe compiono uccisioni sommarie, torture e stermini.

Sul posto di lavoro, talvolta un nostro avanzamento di carriera avviene a scapito di un nostro collega che magari per quell'incarico aveva sacrificato anni di duro lavoro; eppure pregni del nostro orgoglio e certi di aver fatto tutto "bene", cadiamo nell'indifferenza dell'altrui pena.

In Amore, tripudio di dolce egoismo, è quasi naturale una forma di contesa diretta o indiretta verso un avversario sentimentale; eppure tiriamo dritti nei nostri desideri di conquista non soffermandoci sul dolore provocato e sul fatto che quel contendente potrebbe essere un "noi stessi" di domani.

Ma per molti la guerra -se mossa da giustificati motivi- è necessaria, la promozione sul lavoro genera orgoglio e tranquillità nei propri cari, come la contesa amorosa è alla base del più nobile dei sentimenti...
Dov'è dunque quel sottile filo che divide bene e male e, soprattutto, cosa sono realmente il Bene ed il Male?

Cominciamo con l'allontanare per un attimo la simbologia religiosa fatta di angioletti paffuti e diavoli emaciati, artefatte metafore delle sicurezze e delle paure umane.
Parliamo di energie.
Consideriamo che in natura ogni cosa è governata da un "+" ed un "-": da un positivo ed un negativo.
Quindi i concetti di bene e male sono lontani dalla ragione umana e forse cosa ben più grande e profonda di quanto potremmo immaginare.
 
Negli scritti che compongono la Cabala ebraica (si scrive in decine di modi, passatemi l'italianizzazione), al principio esisteva un'unica forza energetica. Ma questa, da sola risultava un "motore immobile" seppur potentissimo. Una parte di essa si rivoltò decidendo di non vivere più di luce riflessa, ma di acquisire una propria responsabile consapevolezza. Nacque così il buio ma al contempo la Vita.

Nei Libri di Enoch, il patriarca incontra degli angeli tristi. La propria guida gli spiega che essi fanno parte di una schiera di ribelli che violando le leggi di Dio, hanno insegnato alle donne umane l'arte della magia ed i segreti della creazione, portandole alla consapevolezza della propria natura e quindi in grado di scegliere tra bene e male. Inoltre, essi unendosi carnalmente con queste femmine, hanno generato una nuova razza: i Giganti. Nasceva così il genere umano ed il libero arbitrio?


Nella stessa Bibbia, la vicenda di Adamo ed Eva in qualche modo sembrerebbe rappresentare un iter di eventi molto simile dove, alla base, c'è sempre un atto di ribellione.

Riflettiamo però su un altro comune denominatore: nel caso della Cabala, l'opposto si genera dall'Uno, cioè da Dio. Gli Angeli ribelli facevano parte della schiera più vicina a Dio (e comunque Enoch li ritrova assieme agli altri, seppur privati della luce divina). Adamo ed Eva vivevano nell'Eden, il mondo creato per loro da Dio.
Dio è dunque sia costante presenza che generatore di questa nuova forza.
Oltre a concedere dunque a Dio (parliamo di un Dio in termini sincretici, ovviamente) il primato assoluto come origine e quindi superiorità, dobbiamo ipotizzare che per creare la vita tangibile, si sia dovuto servire di un opposto.

Il risultato appare così scontato...
L'essere umano è l'incarnazione di tutti gli elementi, come del bene ed il male che sono alla base della propria esistenza.

A questo punto ci chiediamo quale sia la via che prediliga il Bene, sempre che questa esista.
La citata Cabala offre un'interessante soluzione al dilemma: "tutto ciò che cagiona CONSAPEVOLMENTE la sofferenza altrui è male". Fare l'Amore non è male o peccato; farlo sapendo di tradire, sì. Raccontare una bugia per difendere un amico non è male; farlo per accusare ingiustamente un uomo, sì. E così continuando...
Non ci ricorda forse anche la base delle regole elencate dal Rede Wiccan? "Fa ciò che vuoi purché non danneggi alcuno".
La via del Bene è rappresentata nel saper contrastare queste pulsioni negative, in realtà molto più frequenti di quelle positive: un sacrificio derivato dallo snaturare una condizione umana comunque portata anche al male (la metafora del "peccato originale")

In definitiva, se il concetto di bene e male resta una definizione soggettiva costellata di variabili infinite, quello di Positivo e Negativo, intesi come Bene e Male universali, è alla base della stessa esistenza: uno sfregamento dalla cui scintilla è nata la Vita e tutte le sue incognite.


NNDSNTDG - Angel Heart
28/01/2008 21:01
 
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Ciao,
intanto piacere di conoscerti, mi dispiace contraddirti in un punto ovvero: la Via del bene non è rappresentata nel sapere contrastare pulsioni negative!
Quest'ultime non devono essere contrastate ma armonizzate!
Ovvero: il bene ed il male non esistono esistono solo il positivo ed il negativo di uno stesso tipo di energia e proprio il loro alternarsi ciclico che avviene nella vita di tutti i giorni da origine al mondo materiale, tant'è vero che se un solo uomo riesce a trovare il punto di equilibrio fra i due, ovvero l'armonia ecco che risveglia la sua parte divina e sarà un santo nel caso di un cattolico per un buddhista sarà un risvegliato ecc.!
Eraclito noto filoso greco affermava che il mondo in cui noi viviamo,cioè la manifestazione materiale dello spirito trova origine dalla guerra fra gli opposti!
Quindi aggiungerei che il mondo in cui viviamo è fatto di conflitti di ogni natura sia spirituale sia materiale e solo colui/colei che troveranno l'armonia sapranno un giorno distinguere il bene ed il male che l'uomo ha creato dato che non riusciva a spiegarsi l'armonia ha avuto bisogno di una concezione dualistica per comprendere il mondo!

Un Saluto affettuoso
spero di averti detto qualcosa che ti interessi!
[SM=g27975]
- Visita Interiora Terrae, Rectificando, Invenies Occultum Lapidem -
31/01/2008 10:55
 
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Carissimo Giano,
ovviamente ricambio il piacere e rispetto la tua giusta osservazione.
Permettimi però di provare a spiegare meglio ciò che forse non sono riuscito a presentare adeguatamente.
La mia riflessione è permeata da elementi presenti sui testi sacri delle religioni monotesiste, compresi quelli non rimaneggiati (gnostici ed apocrifi) ed esoterici.
L'episodio di Adamo ed Eva che troviamo nella Bibbia ha moltissimi paralleli in altre rappresentazioni, come del resto la cacciata di Lucifero.
Enoch ad esempio, parla di disobbedienza di alcuni angeli che, contravvenendo a quanto stabilito da Dio, si uniscono carnalmente con le donne umane, insegnando loro i misteri del divino e le leggi della natura. Da questa unione nascerebbe il genere umano.
Gli antichi testi ebraici sono ben meno anacronistici, descrivendo uno scenario governato da energie più che da esseri identificabili.
In principio tutto era governato da un'unica entità energetica neutra (che chiameremo "Luce"), e per questo statica.
Improvvisamente una parte di questa si scinde desiderando una diversa consapevolezza del proprio essere, obiettivo che è possibile raggiungere solo attraverso un "filtraggio" o un allontanamento da quella Luce originale.
L'attrito prodotto dallo scontro di questa nuova forma in opposizione a quella primordiale, accende il cosiddetto "motore immobile" dando origine alla creazione della materia e quindi dell'Uomo (alcuni studiosi vedono in questo movimento l'origine del Tempo).

Appare evidente che differenti narrazioni tendano a rappresentare una medesima metafora: la vita terrena nasce dal nuovo equilibrio tra due forze che, per convenzione sono state chiamate bene e male.
All'Uomo, creato da questa equazione viene concessa la possibilità della scelta (libero arbitrio?), poichè si dice che l'essere umano "avrà il controllo su tutte le cose del Creato"
Fin qui, immagino che il nostro pensiero coincida.

Ora però, dobbiamo ammettere che questa dualità attenga solo alla nostra dimensione e non a qualcosa di superiore o comunque diverso.
Ciò che però gli stessi testi ancestrali avevano già ampiamente previsto è il "fenomeno dell'inerzia", che ai nostri giorni sembra essere giunto ad un livello preoccupante.
La seconda forza venutasi a creare, nell'imprimere originariamente un'accelerazione da un punto "zero" (Luce) e confinata in un piano materiale, non ha tenuto conto che sarebbe divenuta in qualche modo condizionata dalle scelte dell'Uomo (e non al contrario, come asserisce il Cattolicesimo), perdendone di fatto il controllo.
L'agire umano quindi, ha alimentato l'accelerazione originale aumentandone la velocità. Il risultato è che (sempre secondo le tesi offerte da questi testi e dalle loro successive interpretazioni) il piano fisico si stia sempre più allontanando dalla Luce originale, andando a compromettere quell'equilibrio di cui giustamente tu parli.
Se la vita è stata generata e sopravvive grazie agli equilibri, lo scompenso è la negazione stessa del principio.
Ecco perchè l'iconografia classica vede il bene sotto forma di luce ed il male come tenebre.
Il nostro compito non sarebbe dunque quello di ottenere solo la Luce, ma di andare verso la Luce per ristabilire l'equilibrio quindi la vita.
E' tutto un gioco di moti, come aveva ben intuito Einstein nei suoi rapporti tra spazio e tempo.
Tutto ciò si può ottenere solo respingendo la pulsione negativa, che nella nostra dimensione e tradizione chiamiamo "male", ma che in realtà è l'istinto proprio della parte buia dell'umanità.
Ad esempio, ogni azione può essere compiuta senza danneggiare l'altro, concetto comune ai Pagani ("fà ciò che vuoi basta che non sia di danno ad altri") come ai Cristiani ("non fare ad altri ciò che non vorresti essere fatto a te").
Il rabbino Yehuda Berg, nella sua simpatica interpretazione della Kabbalah, ci offre un esempio pratico circa l'umana pulsione sessuale: fare sesso è un normale istinto umano (Luce); farlo, sapendo a priori di cagionare sofferenza (violenza) o tradendo la fiducia di un partner, nella sua irresponsabilità, è ugualmente istintivo ma attinente alla citata inerzia del buio.
Quindi non si parla di una ricerca ascetica mistico - spirituale di privazioni e sacrifici per vivere nella Luce (perchè non è di questo mondo), ma di tendere verso essa esclusivamente per ristabilire l'equilibrio.

Non pretendo di averti convinto, ma almeno ho cercato di approfondire un pensiero che letto com'era posto, poteva giustamente far storcere il naso facendomi passare per "bigotto"...
Leggendo il tuo post, credo in finale che le nostre idee siano piuttosto coincidenti, ma lascio a te "la palla". [SM=g27964]


Jerry
NNDSNTDG - Angel Heart
31/01/2008 11:33
 
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...ciao tranquillo, le nostre idee sono molto coincidenti e adesso che hai anche chiarito ed approfondito meglio questo punto, ho capito cosa volevi dire e sono d'accordissimo con te che per ottenere l'armoia dobbiamo tendere verso la luce...prima non avevo capito bene il significato delle tue parole ma adesso tutto è più chiaro!

sono contento di questo sito, è poi ho notato che già due persone (tu e kaos) la pensate come me ed è bello vedere che non si è soli ad avere certe visioni del mondo!

cmq grazie del chiarimento, ne farò tesoro!
un caloroso saluto

Giano
- Visita Interiora Terrae, Rectificando, Invenies Occultum Lapidem -
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