NATALE 2008

Pioggia, neve, freddo pungente,
si direbbe proprio non mancare nulla al clima natalizio appartenente alla tradizione popolare più consolidata!
E nonostante la crisi annunciata ed il disastro finanziario imminente (è venduto come un evento attuale, ma da anni né percepivamo i sintomi…), l’estenuante e drammatica situazione in Medio Oriente, la consolidata povertà africana e la Natura che sta mostrando gli artigli con i suoi sberleffi climatici, il Natale concede un giusto limbo dove poter estraniarsi da una realtà oramai divenuta opprimente e foriera di insicurezze di ogni tipo. Forse anche le motivazioni spiccatamente religiose della festività natalizia hanno assunto un significato più pratico ed attuale.

Il Natale è il momento da dedicare al calore familiare, l’alibi per sentirsi più buoni e fare beneficenza, l’occasione per sentire amici e parenti lontani per gli auguri, e per qualcuno anche una piccola isola temporale dove rifugiarsi a meditare. Insomma, pur se molti non esaltano più il valore cristiano del Natale, dobbiamo ammettere che la magia prodotta da questo periodo ci induce ad un atteggiamento molto più “religioso” (almeno nel significato filosofico del termine) di qualsiasi altro momento dell’anno.
Solamente i nostri politici sembrano non cogliere quest’atmosfera avvolgente, seguendo il medesimo esempio di molti commercianti che, con la scusa della crisi non addobbano negozi e vie delle nostre città, non comprendendo che magia genera magia, e che il colore, le luci e magari un sorriso in più, possono fungere da “invito” in quel limbo di pace e maggiore serenità.

Reagiscano anche tutti coloro che vedono il Natale come un tempo di nostalgica tristezza. Sono le persone che si sono ritrovate da sole, per motivi di vita o di scelta, ma che perseverano in modo autolesionista nella propria condizione. Alzate quel telefono! Chiamate un vecchio amico o un parente che non sentite da anni! Non esiste un essere umano con un’anima ed un cuore che al sentirvi depressi a Natale, non farebbe di tutto pur di farvi stare meglio, senza farvelo pesare! Mettete da parte l’orgoglio e smettete di condannare il Natale per una condizione che –pur se non cagionata da voi stessi- non è certo causata da questa festa!
Tutta la nostra vita dipende da scelte ed azioni compiute in un solo secondo di tempo, con delle reazioni a catena che nemmeno possiamo immaginare. Che il Natale sia quindi anche l’occasione per un atto di forza su noi stessi, proteso a cambiare la mano del gioco, se non le regole.
 
Il Natale è una magia gratuita per tutti, che prescinde dai confini culturali e religiosi. Viviamola, esaltiamola e celebriamola profondamente, ognuno secondo i propri desideri ed auspici per il futuro.
 
Auguro agli Amici della Redazione, a tutti i collaboratori, e soprattutto a tutti gli Ospiti di questo sito, che riescano a percepire il calore di un abbraccio sincero per un Buon Natale ed un Felice Anno Nuovo

LENTAMENTE MUORE


Lentamente muore

chi diventa schiavo dell'abitudine,

ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,

chi non cambia la marcia,

chi non rischia e cambia colore dei vestiti,

chi non parla a chi non conosce.



Muore lentamente chi evita una passione,

chi preferisce il nero su bianco

e i puntini sulle "i"

piuttosto che un insieme di emozioni,

proprio quelle

che fanno brillare gli occhi,

quelle che fanno

di uno sbadiglio un sorriso,

quelle che fanno battere il cuore

davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore

chi non capovolge il tavolo,

chi e' infelice sul lavoro,

chi non rischia la certezza

per l'incertezza per inseguire un sogno,

chi non si permette

almeno una volta nella vita

di fuggire ai consigli sensati.



Lentamente muore chi non viaggia,

chi non legge,

chi non ascolta musica,

chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente

chi distrugge l'amor proprio,

chi non si lascia aiutare;

chi passa i giorni a lamentarsi

della propria sfortuna o

della pioggia incessante.



Lentamente muore

chi abbandona un progetto

prima di iniziarlo,

chi non fa domande

sugli argomenti che non conosce,

chi non risponde

quando gli chiedono

qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,

ricordando sempre che essere vivo

richiede uno sforzo

di gran lunga maggiore

del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà

al raggiungimento

di una splendida felicità


(Nonostante le controversie questa poesia dovrebbe essere di Pablo Neruda)


L'invito di AngelHeart a lasciarci coinvolgere dalla magia e dal tepore natalizio mi è favorevole per ricordare il tanto citato "valore delle piccole cose". Smettiamo di morire un pò ogni giorno e viviamo la nostra esistenza a pieni polmoni...questo Natale potrebbe essere la giusta occasione per iniziare a farlo.
Auguri a tutti di cuore...

BUONE FESTE A TUTTI!!!!!!!!!!