DESIDERIO e PIACERE

Desiderio e dualità ci forniscono la motivazione per il movimento ed il cambiamento.
Il desiderio e' il seme del movimento ...attraverso i desideri ci espandiamo.. e' l'espressione delle nostre necessita' fisiche ,emotive, spirituali ..
Questo desiderio diviene dunque una necessita'...senza di esso il nostro IO morirebbe.
Senza cibo, calore, piacere, contatto, non avremmo dentro di noi la pace e le capacita' necessarie per affrontare il mondo esterno.
Il desiderio e' pero' una lama a doppio taglio, se la volontà ad ottenere un certo obiettivo blocca ogni altra prospettiva, allora questo attaccamento ci fa perdere l'equilibrio....ci disorienta, la falsa proiezione mentale dello smarrimento ci assale...l'attenzione non e' più concentrata dentro di noi, ma su un qualcosa che e' al nostro esterno..e che in realtà non ci appartiene.
Scopo della nostra esistenza e' anche quello di rimanere fluidi e flessibili(il nostro elemento acqua) in ogni desiderio manifesto e non.
Proprio come l'acqua la cui natura e' quella di muoversi in una certa direzione aiutata dalla forza di gravita'..cosi' l' uomo..
Se l'acqua viene trattenuta ,cresce la pressione che gradatamente eroderà ciò che la trattiene..nel caso uomo...portando il mezzo( il nostro copro) attraverso il quale noi ci proiettiamo in questa esistenza ad uno stato di decadenza...
Il piacere al contrario e' la radice del desiderio, ed e' punto essenziale nella salute del corpo e nella sua armonia, soprattutto nel miglioramento dei rapporti personali.... ci aiuta a muoverci attraverso ciò che per noi risulta piacevole e ad abbandonare ciò che e' doloroso..
Anche il piacere e' un arma a doppio taglio ...e' facile rimanere intrappolati in questa spirale ..dovuta non tanto al raggiungimento dello scopo ma quanto all'indulgere in esso.!
Il desiderio nasce dalla necessita' di espandersi mentre il piacere dalla nostra necessita' di conoscersi..ad esempio la pura sessualità ,che rappresenta una forza vitale nella nostra vita, la complicata realtà dell'affetto, e l'atto sessuale in se' non sono altro che metodi per raggiungere un unione interna attraverso l'esperienza estatica.
In verità molte tradizioni religiose, filosofiche ed esoteriche ...tendono a prendere in considerazione questi due fondamentali fattori della macchina umana ...la conoscenza di sè sta fondamentalmente alla base di ogni pratica , di ogni rituale, di ogni comportamento...nel piccolo cio' che noi semplifichiamo con “magia” altro non e' che una proiezione di noi stessi del nostro piacere interiore che si manifesta sulla realtà esterna ..per questo motivo dovremmo capire o meglio avere consapevolezza di ciò che veramente Noi vogliamo..
Il desiderio sfrenato conduce alla perdita' e alla confusione..principalmente interiore ..la rabbia che scaturisce dal mancato appagamento e lo sconforto altro non sono che conseguenze di un mancato raggiungimento del desiderio mentale ..l'io (bambino) rifiuta la concezione del “non ottenere”..!!
ma cio' a cui noi aspiriamo, cio' che veramente conta per noi..e che ci dona piacere( sia esso di carattere sessuale, emotivo, o semplicemente e grossolanamente materiale).. ci fa comprendere quanto veramente noi contiamo prima di tutto per noi stessi...e un individuo cosciente di se' puo' raggiungere il TUTTO!

Ricordiamoci che amare noi stessi e' il primo passo per donare amore agli altri...e l'Amore e' la chiave che apre le porta verso lo stadio successivo!