Quello dello specchio è un argomento che ha interessato anche la scienza. Alcuni studi di scienze cognitive, infatti, hanno dimostrato che i bambini riconoscono la propria immagine riflessa nello specchio intorno ai 3 anni, periodo che corrisponde nel bambino alla formazione di una coscienza di sè come individuo, come persona e, quindi come una mente. Il nostro riconoscerci allo specchio, allora, ha a che fare con la nostra coscienza, per questo delle volte non ci riconosciamo in ciò che vediamo riflesso, evidentemente in quel momento la percezione che abbiamo di noi stessi è alterata.
Questo argomento comunque mi fa pensare ai films fantasy che guardavo da bambina, quelli in cui lo specchio era una porta magica per entrare in un mondo fantastico,bastava solo oltrepassarne la superficie morbida e luminosa e tutti i desideri si relizzavano, non esistevano più regole e leggi, solo felicità.I protagonisti di quei films, però, sono sempre costretti a tornare indietro, in quella realtà da cui sono fuggiti. Sembra una metafora della nostra vita, sempre tesa tra l'aldiqua e l'aldilà dello specchio, tra quello che siamo e quello che vorremmo essere. tra la realtà e i sogni, tra le certezze e le aspettative.
In effetti lo specchio ci mette davanti a noi stessi, ci mette a nudo perchè non mente mai, ci permette di osservarci dentro, di vederci vivere.
Forse per questo secondo alcune leggende l'immagine dei vampiri non si riflette nello specchio, non possono vedersi vivere, non possono vedere ciò che c'è nel proprio animo.
Ditemi cosa ne pensate