Studi recenti hanno legato Castel del Monte all’esoterismo, all’astronomia ma soprattutto all’alchimia.
La forma ottagonale di questo castello fa escludere qualsiasi altra ipotesi plausibile per l’epoca che lo vede nascere. Di certo non un tempio, come non poteva essere un castello di caccia come vuole la tradizione. E forse Federico II non ha mai avuto occasione di vedere questo castello da lui commissionato. Non dimentichiamo che le costruzioni terminarono dopo la morte dell’imperatore.
Ma allora chi, se non lui aveva interesse per questo posto cosi misterioso e strano?
Si dimentica spesso che il matematico di corte di Federico II era Leonardo Fibonacci, personaggio noto per la serie di numeri che portano il suo nome (0,1,1,2,3,5,8,13,21,34,55,89,144….).
Fibonacci ebbe la fortuna di studiare in Oriente presso i maestri arabi, studi che gli permisero di diventare non solo un bravo matematico ma anche un alchimista ed astronomo.
Secondo alcune teorie, il castello non è altro che un omaggio da parte di Fibonacci all’imperatore.
Cosa poteva nascondere questo luogo che sorge nel nulla, ,lontano dagli occhi indiscreti? Un posto segreto dove gli alchimisti dell’epoca potevano fare i loro esperimenti senza essere disturbati forse?
Ed a cosa ambivano gli alchimisti dell’epoca?
Alla quinta essenza……e per trovare la quinta, dovevano avere a disposizione gli altri quattro….
Durante gli ultimi restauri del castello si sono verificati degli eventi , come dire, strani…
La posizione, la forma e la struttura del castello si sono mostrati tutt’altro che casuali.
Hanno scoperto che la parte interrata del castello e altrettanto ampia quanto sopra, e non è divisa in sale come gli altri piani, ma un'unica sala grande. Questa sala poteva fungere da una grande cisterna dove confluiva l’acqua dalle 5 cisterne collocate sui terrazzi che venivano riempite dalle piogge le quali assicuravano un continuo scorrere di acqua. (acqua sotterranea?!)
Le feritoie presenti sulle otto torri, oggi chiuse, potevano permettere al vento di trasformare questa costruzione in un organo gigantesco e di “suonare” il vento.
Durante l’equinozio di autunno a mezzogiorno le mura proiettano a terra un ombra, lunga tanto la lunghezza del cortile del castello, il mese dopo l’ombra raggiunge la lunghezza delle sale, e durante il periodo del sagittario l’ombra raggiunge la circonferenza ideale nella quale è inscritto il castello. Potrebbe essere un caso?
Del resto, se in questo castello tutto è calcolato, non c’è da stupirsi di niente.
Non dimentichiamo che il numero otto, oltre a rappresentare la resurrezione (non per caso tutti i battisteri sono ottagonali), rappresenta anche l’infinito (l’otto rovesciato). Quindi non si stupirebbe nessuno se al centro del cortile del castello, massimo punto di forza e congiunzione degli elementi, qualcuno spiccasse in volo verso l’infinito……….almeno mentalmente!
Se qualcuno, riuscendo a far sfruttare la forza dei quattro elementi avesse capito cosa è e dove è il Quinto?
Sono tutte solo ipotesi che sicuramente non verranno mai confermate, perché sappiamo che la gente sul rogo ci è finita anche per molto meno….
Del resto Fibonacci il suo segreto lo ha nascosto in qualcosa che per noi oggi sono solo numeri, in realtà comprendono l’armonia della natura e della vita.
In pochi sanno che la sua serie di numeri nasce come un intento di trovare un algoritmo che descrivesse la crescita di una popolazione di conigli. E stranamente il suo algoritmo funziona e non solo per i conigli…..Si sentiva forse un po’ supremo?
Il castello era ed è solo un mezzo per raggiungere la meta.
E’ riuscito a dare una definizione alle cose apparentemente casuali della vita, come generare la vita.
Cosa si può chiedere di più? Di come lui fosse arrivato a tanto, non si saprà mai.
Un abbraccio dall'ombra del castello
dea