Sempre con maggiore frequenza riceviamo e-mail che, seppur diverse nella sostanza, giungono a formularci gli stessi due quesiti: "dopo tanti anni di lavoro nel campo dei misteri, qual'è l'idea che vi siete fatta?", oppure, "avete trovato la prova che almeno uno dei temi che trattate ha un fondamento di verità?".
In questa sede, proverò quindi a sbilanciarmi formulando una riflessione ed un bilancio delle esperienze acquisite.
Quando nel '99 decidemmo di partire con la gestione di un sito che parlasse di misteri, focalizzammo la nostra attenzione sulle reciproche specializzazioni dei fondatori, mettendo insieme un gruppo scelto secondo le peculiarità desunte dalle singole esperienze. Al tempo io ero impegnato nella ricerca antropologica e storica della Vecchia Religione (per molti, "la Stregoneria") per comprendere quali fattori avessero scatenato l'abnorme efferatezza dell'Inquisizione, un parapsicologo seguiva a distanza le segnalazioni degli utenti (con l'aiuto prezioso de "L'Italia dei Fantasmi"), un altro l'ufologia e così via...
Nelle riunioni che tenevamo semestralmente, ogni componente presentava la propria ricerca e la rassegna di ciò che era presente in rete, in modo assolutamente monotematico e con pochissima interdisciplinarità tra le materie.
Con il passare degli anni ed il progressivo aumentare delle
collaborazioni, questi appuntamenti divenivano spesso momento di confronti fin troppo animati tra le parti, tanto che sorgeva spontaneo chiedersi il perché l'ufologo dovesse contestare l'archeologo oppure il parapsicologo screditare l'antropologo...
In realtà stava prendendo forma la nostra attuale filosofia circa il filo conduttore comune a tutti i cosiddetti misteri.
Non so dire se si stia verificando una particolare concatenazione di eventi, oppure lo stesso Internet, nel suo ruolo di "globalizzatore" stia contribuendo ad una consapevolezza di massa, ma certamente utenti ed operatori del settore stanno progressivamente giungendo alla medesima conclusione.
Alcuni giorni fa parlavo con il caro Michele Proclamato, noto ricercatore, scrittore ed autore di una interessantissima teoria circa la relazione tra simbolismo esoterico, suono e "crop circles". Entrambe giungevamo alla conclusione circa l'impossibilità di trovare una collocazione standardizzata per una simile ricerca: è ufologia? è esoterismo? è parapsicologia?
Sta dunque nascendo una nuova materia, oppure questa "rinata" consapevolezza sta lentamente dipanando un labirinto di informazioni e contro-informazioni, di storia reale ed artefatta, creati ad arte per disorientare l'umanità?
Se infatti potessimo spiegare un fenomeno discusso e inquietante come i crop circles attraverso simbologie antiche, potremmo giungere a comprendere qualcosa circa la conoscenza esoterica del passato, a formulare ipotesi sulla presenza o meno di altre entità (aliene, extradimensionali, ecc.), e magari ad immaginare la vera origine della vita umana.
Ma se procedessimo su questa strada, quante altre cose potrebbero essere poste nel file delle ambiguità e del dubbio? La storia? La religione? La Fisica?
Allo stesso modo di come giunsi ad ipotizzare i fattori scatenanti dell'Inquisizione, ultimo retaggio (apparente) di una "damnazio memoriae" verso un precedente culto universale di tipo femminino, che aveva unito popoli come Etruschi e Celti tra i cui insegnamenti si celavano le verità sull'evoluzione riferite ad un passato remotissimo; una corrente "terribile" tesa a sradicare ogni traccia di un culto di cui forse furono anche vittime Catari, Albigesi e Templari (questi ultimi rei di aver scoperto una verità scomoda?).
Se da un lato dunque esistono fenomeni o intuizioni considerate a priori inaccettabili da titolati scienziati, forse animati dalla stessa spocchiosa saccenza di coloro che condannarono Galileo Galilei, dall'altro assistiamo ad una volontà ben precisa di voler celare alcune verità spesso palesi, come i ritrovamenti archeologici di oggetti ed impronte umane risalenti a milioni di anni prima della comparsa "ufficiale" dell'uomo.
Anche romanzi opinabili come "Il Codice da Vinci", hanno comunque raggiunto l'obbiettivo di indurre il lettore nel dubbio circa la possibilità - per quanto remota- di altre verità.
Per tornare ai quesiti iniziali, l'idea che in questi anni si è edificata in noi è che l'uomo si stia lentamente riappropriando di ciò che l'uomo stesso gli aveva tolto: la realtà delle cose. E se ciò non bastasse, la naturale evoluzione degli eventi interverrà a dissipare la nebbia artificiale che quotidianamente offusca i nostri occhi.
Uno di questi eventi potrebbe essere rappresentato dal temibile 2012: decine di antichi testi sacri appartenenti a popoli distanti tra loro, sembrerebbero soffermarsi su questa data. Secondo i Maya, ad esempio, il 2012 corrisponderebbe ad un periodo ciclico di "riazzeramento" dell'umanità a causa del capovolgimento dell'asse terrestre. Ma siamo certi non sia una metafora per indicare un cambiamento radicale della nostra visione della realtà? E se il temuto "Giudizio Universale" fosse un modo per farci comprendere che coloro che crederanno, accetteranno e saranno preparati ad una differente visione delle cose potranno psicologicamente sopravvivere e gli altri no?
Nei millenni, la gelosa conservazione della Conoscenza da parte di pochissimi eletti sembrerebbe paragonabile al modo con cui lo studente "secchione" copre con le mani il proprio elaborato per non farlo copiare, in attesa del giudizio del professore. Per non parlare della quantità di simboli, segni e metafore che nel passato alcuni di questi eletti hanno lasciato per comunicare e tramandare "qualcosa" solamente a chi avrebbe saputo interpretarli. Vi siete mai chiesti se sulla Terra qualcuno abbia già perfettamente compreso il significato degli stessi crop circles?
Siamo in possesso di dati secondo cui da alcuni mesi sono percentualmente in aumento gli episodi di poltergeist e di avvistamenti ufo: che relazione potrebbero avere i fantasmi con gli alieni?
Se riuscissimo a dimostrare quella teoria "eretica" secondo cui gli antichi Dei erano in realtà visitatori e che ancora oggi essi usino le credenze popolari e culturali del territorio per manifestarsi, una lampadina potrebbe accendersi...
La medesima lampadina potrebbe però accendersi anche se ponderassimo la nota teoria degli "universi paralleli", i cui confini spazio-temporali si starebbero sempre più assottigliando: niente più visitatori da altri pianeti, ma vere e proprie apparizioni da mondi coesistenti ma inconsapevoli l'uno dell'altro. Macchine volanti che, come le misteriose presenze spiritiche, si manifestano spesso ignorandoci; proiezioni di qualcosa che "riusciamo e vedere" piuttosto che entità che si palesano, come nel film "The Others".
Il "mistero" è quindi quell'intangibile dubbio che non siamo ancora in grado di spiegarci o che non ci vuol essere spiegato, e la "verità" è ciò che oggettivamente accettiamo, oppure quella realtà in cui soggettivamente crediamo.
[Modificato da AngelHeart -Admi 24/04/2008 16:59]