Il Settimo Sigillo è un film strano, ermetico e realmente interpretabile solo se si presta attenzione ad un piccolo, e sempre trascurato dettaglio: parla di una partita a scacchi tra un Cavaliere e la sua Morte, ambientata nel XIV secolo, quando la codificazione di tale gioco ci risulta essere avvenuta solo alla fine del XV, cento anni dopo. Divertente vero?
Ma se qualcosa avviene fuori dal suo tempo, o meglio in un tempo che non c’è ancora, forse il Cavaliere non è il cavaliere e la Morte non è la morte …
Basta, la partita ora può iniziare dalla descrizione, tratta dai dialoghi del film, che i giocatori possono fare di se stessi:
BIANCO: " Voglio parlarti il più sinceramente possibile, ma il mio cuore è vuoto. Il vuoto è uno specchio che mi guarda. Vi vedo riflessa la mia immagine e provo disgusto e paura. Per la mia indifferenza verso il prossimo mi sono isolato dalla compagnia umana. Ora vivo in un mondo di fantasmi, rinchiuso nei miei sogni e nelle mie fantasie."
NERO:" E' così crudelmente impensabile percepire Dio con i propri sensi?
Perché deve nascondersi in una nebbia di mezze promesse e di miracoli che nessuno ha visto?
Perché non posso uccidere Dio in me stesso?
Perché continua a vivere in me in questo modo doloroso e umiliante, anche se io lo maledico e voglio strapparlo dal mio cuore?
E perché, nonostante tutto, continua ad essere una realtà illusoria da cui non riesco a liberarmi …
Io voglio sapere.
Non credere.
Non supporre.
Voglio sapere.
Voglio che Dio mi tenda la mano, che mi sveli il suo volto, mi parli …
Lo chiamo nelle tenebre, ma a volte è come se non esistesse. "
E’ come il gioco del Labirinto, dite?
Ma il segreto vero del Labirinto è che ha due uscite non una: quella del filo d’Arianna, che è a ritroso, e quella verso l’alto di Icaro, con le ali di piume e di cera, la leggerezza degli uccelli e la sapienza delle api, salvifica per il Padre e mortale per il Figlio, che da che mondo e mondo è destinato al sacrificio del Pellicano.
Perché nel Labirinto imprigionati
quando il Minotauro avrete ucciso,
vi aggirerete a lungo disperati,
se non ricorderete tale avviso:
stringete in mano il filo dell’Amore,
per imboccar l’uscita orizzontale,
ma solo l’Arte, e l’ali scevre dall’ardore,
mostreranno il sortire in verticale.
Ecco la spiegazione del prisma dai molteplici specchi, il capovolgimento iniziatico, la morte che non è morte: lo speculum è l’altra faccia della verità …
Dorian Gray è quello che rimane sempre giovane, o quello che specchiandosi vede il suo volto invecchiato?
Capovolgimento, quindi, speculum, il vero motivo per cui Leonardo scriveva da destra verso sinistra, quando sapeva scrivere perfettamente nel verso comune, come dimostra il suo unico scritto profano …
A proposito, con tutto quello che è stato fatto al povero Cenacolo, tagli, ritagli e frattaglie, perché nessuno ha mai provato a capovolgerlo da destra verso sinistra?
La partita con la morte è la partita con noi stessi, con lo speculum, quello da sempre nascosto e rifiutato dalle chiese, non dalle religioni sia chiaro, da tutte le chiese che sono divenute potere, che ti spiegano che il diavolo è fuori e loro possono aiutarti a combatterlo. Il diavolo esiste, ma è dentro di noi, è una nostra parte e questa è la partita-lotta che dobbiamo giocare. Per questa partita-duello abbiamo solo due armi, solo due: squadra e compasso, misurare e comprendere, la quadratura del cerchio … La partita, questa partita, terminerà senza sapere chi abbia vinto. Poiché ignoriamo cosa sia la vittoria, ignoreremo anche cosa sia la sconfitta.
E non bisogna avere paura nella partita di avere il ruolo della morte, potremmo essere una delle tante morti di ognuno, e per costui sarebbe comunque una gran fortuna, perché solo chi muore può risorgere.
Carpeoro